Seminario on line erosione e stabilità dei versanti rilevati
Comunichiamo che il termine per le adesioni è stato prorogato a giorno 7 giugno 2022.
Studi, tesi, ricerche, sperimentazioni compiute presso le principali università italiane, e centinaia di cantieri realizzati in Italia e all’estero, hanno dimostrato che con le piante erbacee perenni autoctone a radicazione profonda, sottile e resistente, è possibile contemporaneamente: incrementare la resistenza al taglio degli strati superficiali dei terreni, iniettando una coesione aggiuntiva (dovuta all’apparato radicale) di decine di kPa; bloccare l’erosione in qualunque condizione pedoclimatica, anche su litotipi inquinati e sterili (es. su smarino e rocce fratturate); eliminare sempre il terreno vegetale che si erode e scivola a valle, e ogni altro manufatto e materiale; diminuire l’infiltrazione e aumentare la traspirazione, contribuendo a migliorare (anche in profondità) i principali parametri geomeccanici dei terreni; eliminare le tradizionali opere civili di captazione e regimentazione superficiale delle acque meteoriche, lavorando direttamente sul terreno tal quale.
Obiettivo della giornata di studio è l’analisi dei problemi posti dall’erosione dei terreni e delle rocce, delle soluzioni per controllare la degradazione superficiale del suolo e le ripercussioni su dissesti più profondi. Il tema è spiccatamente interdisciplinare, in un contesto di sviluppo sostenibile.
Le piante erbacee perenni a radicazione profonda, sottile e resistente, rappresentano una soluzione ottimale dal punto di vista tecnico, ambientale, di consumo energetico, di installazione, e per l’assenza di manutenzione. Piante erbacee autoctone a radicazione rapida, profonda, sottile, resistente, riescono infatti a germinare, svilupparsi e radicare in tempi brevi e a sopravvivere anche in condizioni pedoclimatiche e fitotossiche proibitive per la vegetazione più tradizionale.
ISTRUZIONI PER L’ISCRIZIONE https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_saQUHRbiRLez5lmBzP8gkQ
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