Nota del Presidente Zambrano al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti inerente il crollo del ponte Morandi

Stiamo assistendo a comportamenti criticabili, da parte di alcuni Enti o Amministrazioni, con i quali, da un lato si derubrica, di fatto, a veloce e formale  azione di controllo visivo quello che, invece, dovrebbe essere un vero e proprio “progetto di conoscenza” e, dall’altro, si invoca la gratuità della prestazione professionale, come se, appunto, si dovesse mettere in campo la solidarietà e la volontarietà tipica dei momenti di emergenza e non la pianificazione di atti tecnici complessi da eseguire “in tempo di pace”.

Tutto ciò ci appare molto grave perché dimostra  il non riconoscere la delicatezza del problema, la sua complessità, le difficoltà tecniche, e, soprattutto, le responsabilità connesse all’espressione di un giudizio.

Attività  professionali a così alto tasso di specializzazione e complessità non possono essere svolte in tempi non consoni ne’ possono essere richieste in modo gratuito, richiedendosi ai professionisti impegno, competenza, e sopratutto  responsabilità, peraltro a rischio di non copertura, nel caso di prestazioni gratuite, dall’assicurazione prevista per legge.

 

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