Concluso ad Ancona il 69° Congresso Nazionale degli Ingegneri
Si è concluso ad Ancona il 69° Congresso Nazionale degli Ingegneri: la categoria al centro della modernizzazione del Paese
Si è concluso ad Ancona e Macerata il 69° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia, che ha tracciato le linee strategiche per il futuro della professione, riaffermando il ruolo dell’ingegnere come motore di innovazione, sicurezza e sviluppo sostenibile.
Nel documento programmatico approvato al termine dei lavori, gli Ingegneri italiani hanno definito un’agenda chiara di priorità: partecipare attivamente al processo di riforma degli ordinamenti professionali, contribuendo all’attuazione dei decreti legislativi che ridisegneranno competenze, formazione e governance degli Ordini. Centrale l’obiettivo di superare l’esame di Stato attraverso percorsi universitari abilitanti e di riformare la formazione continua, rendendola più aderente alle evoluzioni scientifiche e tecnologiche.
Il Congresso ha inoltre posto l’accento sulla necessità di semplificare la gestione amministrativa degli Ordini, rafforzare il principio dell’equo compenso e aggiornare i parametri ministeriali per i servizi di ingegneria, anche in ambito privato.
In tale contesto, è stato sottolineato come nella recente riforma che ha portato alla nuova disciplina sull’equo compenso di particolare rilievo sia stato il contributo dell’Ing. Domenico Condelli, Consigliere nazionale del CNI, che ha seguito da vicino l’intero iter legislativo, fornendo un apporto tecnico e istituzionale determinante per l’affermazione del principio di equità nei rapporti professionali.
Sul piano tecnico e normativo, gli ingegneri hanno ribadito l’urgenza di una revisione complessiva del Testo Unico dell’Edilizia, per renderlo coerente con i principi di rigenerazione urbana e di riduzione del consumo di suolo, e di un piano nazionale per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio, in linea con la direttiva europea “Case Green”. È stata inoltre sottolineata l’importanza di introdurre il Fascicolo elettronico del Fabbricato, strumento chiave per la sicurezza e la tracciabilità degli edifici.
Particolare attenzione è stata riservata al settore dell’ingegneria dell’informazione, ritenuto strategico nella transizione digitale e nella tutela della cybersicurezza, con la richiesta di pieno riconoscimento delle competenze e responsabilità degli ingegneri dell’informazione alla luce dell’AI Act europeo.
Il documento affronta anche i temi della formazione universitaria, della legge elettorale degli Ordini, dell’obbligatorietà dell’iscrizione all’Albo, della partecipazione agli enti normativi nazionali e internazionali e della comunicazione istituzionale, vista come strumento di dialogo con la società civile e di valorizzazione del contributo degli ingegneri alla crescita del Paese.
Ing. Francesco Foti
Presidente – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria